
Lear Corporation, Newco rilancerà sito Grugliasco. Urso: “Basi per risolvere crisi”
Si riaccendono le speranze per il futuro del sito Lear Corporation di Grugliasco (Torino), storico fornitore auto di Stellantis. L’azienda americana, leader nella tecnologia e nella produzione di sistemi elettrici per auto, ha annunciato durante il tavolo di aggiornamento al Mimit di aver raggiunto dopo due anni di trattative un’intesa con il gruppo italo-cinese ITB Auto. Obiettivo è la reindustrializzazione dello stabilimento piemontese.
L’operazione sarà guidata da una Newco appositamente costituita, la Fabbrica Italiana Produzioni Auto (Fipa), nata dalla collaborazione tra ITB Auto, Gruppo Fassina e l’imprenditore Gan Tou. L’obiettivo dichiarato è rilanciare il sito con un piano di investimenti da 100 milioni di euro e una nuova produzione focalizzata sull’assemblaggio di 20mila quadricicli L6 e L7 all’anno. Soddisfatto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso: “Oggi poniamo le basi per avviare un’altra crisi sui binari del rilancio”. La notizia giunge ventiquatt’ore dopo l’incontro avuto dal ministro con l’ad di Stellantis, Antonio Filosa, per discutere le nuove regole europee sull’auto elettrica e rassicurare sul mantenimento degli stabilimenti italiani, secondo un Piano per l’automotive che metterà l’Italia al centro delle strategie di Stellantis.
Il progetto industriale per il rilancio del sito torinese illustrato oggi prevede anche un impatto occupazionale significativo: Fipa ha infatti comunicato l’intenzione di riassorbire 200-250 lavoratori dei 376 attualmente impiegati nello stabilimento, con l’impegno a garantire continuità produttiva e nuove prospettive di sviluppo. La produzione dovrebbe partire entro il primo trimestre del 2026, una volta conclusa la trattativa prevista entro la fine di quest’anno. Il quadro permetterebbe una rinascita industriale del sito torinese, destinata a rafforzare la filiera dell’automotive in Piemonte e a offrire nuove prospettive a centinaia di lavoratori. Urso conferma la volontà dell’esecutivo, deciso a puntare su una strategia di “reindustrializzazione e di rafforzamento della filiera dell’automotive, importante soprattutto in una fase di grande trasformazione del settore”.
Il governo continuerà a monitorare la salvaguardia dei posti di lavoro e il reale rilancio del sito, in dialogo costante con azienda, istituzioni locali e sindacati. Il Mimit ha quindi proposto di avviare una serie di incontri territoriali dedicati agli aspetti produttivi e sociali legati al nuovo piano industriale. Ulteriori dettagli operativi saranno diffusi in nuovo appuntamento con le parti, fissato per il 9 ottobre. “Oggi possiamo guardare al futuro con soddisfazione e speranza – dice Elena Chiorino, vicepresidente e assessore al Lavoro della Regione Piemonte – la Regione continuerà a seguire e a monitorare passo passo tutto il processo di acquisizione, assicurandosi che l’operazione tuteli pienamente l’occupazione”. Parla di “svolta positiva” la consigliera regionale Pd in Piemonte, Laura Pompeo: “Ma ora serve un impegno attento e costante da parte di tutti per trasformare questa opportunità in una vera rinascita industriale. Bisogna garantire che il piano industriale sia solido, sostenibile e capace di valorizzare le competenze presenti nel sito”.